Avevo scordato quanto mi piaceva ballare… ricordo quante saune con la mia amica al Tiffany in Piccadilly Circus all’età meravigliosa e complessa dei quindici anni, le corse nei bagni durante i lenti perché noi due eravamo lì per ballare, per muoverci sulla musica divertendoci insieme. Ancora non mi rendevo conto che già allora vivevo la danza per stare bene, come Benessere. Sono tornata a danzare , dopo tanti anni, grazie ad Alessandro, al suo essere “Oltre” al suo essere “un venuto da Dio”. Mentre cercavo una realtà che si conformasse alla sua dimensione , che gli permettesse di vivere nella libertà, nella piena e totale libertà di ciò che è, trovavo gioia e divertimento in questa danza , lo sprone Per trovare ogni giorno l’entusiasmo di affrontare il giorno stesso. Stavo così bene in questa danza da trovare in lei gioia, equilibrio, divertimento, ma anche passione , sensualità, occasione di esprimere la mia innata femminilità, sfoderarla senza ripercussioni e conseguenze, libera, nella piena e totale libertà di ciò che sono: Donna, Femmina, Madre. La cercavo per Ale questa realtà e l’avevo trovata per me. Libera e consapevole di poter essere ciò che sono, la chiave di svolta per stare bene, e lì , nel Tango,portavo la mia vita senza ancora rendermi conto che invece era l’opposto da fare, era quella realtà, quella Danza, che avrei dovuto portare nella vita.
Lasciavo tutti i problemi a casa, uscivo la sera e mi ricaricavo ballando. Ora so perché era una ricarica energetica, tanto che, anche se la mattina le occhiaie scendevano a terra, riuscivo a portare avanti la giornata. La sera, col tango, ritrovavo me, la mia anima si liberava, coi piedi ben radicati a terra, nel mio centro spiccavo il volo della farfalla. Finita la tanda , finito il viaggio dell’anima che danza, quella che credevo la realtà, riprendeva coi suoi conflitti. Ancora la farfalla non volava in quella che credevo la realtà. Dal Tango lasciavo fuori anche Ale, perché il pensiero del suo percorso tortuoso e difficile allora era un pensiero triste e lo chiudevo chiudendo gli occhi nell’abbraccio del Tango. Quando, ballando, mi sono accorta che trasmettevo inconsciamente un interesse in quelli che mi osservavano e suscitavo in loro emozioni ed entusiasmo per questa Danza, ho capito che anche questo mi faceva felice e che avevo il dono di poter trasmettere un modo per stare bene. Sono diventata così una Maestra _ Allieva che diffonde la propria conoscenza con la gioia di poter proporre un ‘opportunità, una strada tra le tante che dia Pace, attraverso il divertimento condiviso con altri sulla musica grazie al nostro corpo che la interpreta. Mi capitava spesso di ballare con ballerini principianti e a volte con difficoltà di coordinazione motoria. Ora so perché non mi son mai rifiutata di mettere in gioco la mia postura e il mio equilibrio con ballerini alle prime armi, anzi era per me una sfida a me stessa e un aver l’occasione di far emergere il grande potenziale che ogni Ballerino ha dentro e quando il Ballerino alla fine si meravigliava di aver fatto l’impensabile o l’incredibile con me e si rendeva conto che possedeva questo potenziale e che bastava trovare una danzatrice in grado di farglielo capire, allora ho capito che mi piaceva poter regalare loro un modo per cercar di vivere le difficoltà superandole senza rendersene conto. Dal fisoterapista provano a superarle, ma già ci vanno con il pensiero della loro difficoltà da superare. Col ballo, senza pensarci, mettono in moto meccanismi di superamento della difficoltà divertendosi e condividendone la gioia con altri. Mi sono avvicinata così al Tango come Terapia metodo Riabilitango. Istintivamente ho iniziato a proporre il mio modo di vivere e sentir il Tango: mi fa star bene, mi porta Benessere e ho cominciato a partecipare ad eventi che portano diverse forme di Benessere. Perchè non diffondere anche il modo che ho trovato io per la mia vita per star bene? Ogni persona poi prende quello che più gli appartiene per trovare la Pace, la felicità, la serenità che cerca.
La mia crescita personale, grazie al Tango e alle meravigliose persone che ho incontrato durante tutti questi eventi, e grazie ad Ale ed alle meravigliose persone che il suo percorso difficile mi ha dato occasione di incontrare, mi ha portato ad avere fiducia nelle mie capacità e fiducia nella vita. Così ho fatto entrare, dapprima con timore, ma poi con grande gioia, anche Ale nel Tango. Con piacere si è avvicinato al Riabilitango con tanta naturalezza e semplicità e insieme stiamo vivendo sensazioni ed emozioni veramente intense ogni volta che ci divertiamo col tango come Benessere. Ogni volta nell’esperienza dell’abbraccio Ale porta una grande vibrazione d’anima e a lui dedico la cortina di chiusura, che non accorcio mai. Ale stravede per una canzone che mi fa ascoltare fino all’inverosimile e ha fatto vedere a me, a tutta la famiglia e a chi ha potuto incontrare sul suo cammino, il film con la sua colonna sonora. Si tratta di Sacco e Vanzetti e del loro sacrificio in nome della libertà di pensiero. Grazie ad Ale e al messaggio che mi ha portato con questa canzone, ho capito veramente bene cosa è la libertà di espressione: é quando il tango diventa una danza in cui si vive nella piena e totale libertà di ciò che si è.